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Regioni pilota.

ECONNECT ha tra i suoi obiettivi la realizzazione delle misure previste nelle regioni pilota. Tutto ciò si realizzerà identificando gli ostacoli, creando o migliorando la connettività ecologica e mettendo in pratica strategie efficaci per il coinvolgimento delle comunità che possono trarne un vantaggio. Questa strategia e il conseguente piano d’azione saranno sviluppati in 7 regioni pilota.
In queste zone si lavorerà per creare un continuum ecologico e per ridurre la frammentazione attraverso corridoi ecologici e misure a favore dello sviluppo di una rete ecologica pan-alpina.

L’area transfrontaliera Berchtesgaden - Salisburgo.

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L’area transfrontaliera Berchtesgaden - Salisburgo. L’area transfrontaliera Berchtesgaden - Salisburgo.
L’area transfrontaliera Berchtesgaden - Salisburgo si estende tra la Baviera (Germania) e il Salisburghese (Austria). Essa è caratterizzata dalla coesistenza di habitat alpini rimasti intatti nel tempo e paesaggi in cui natura e urbanizzazione convivono armoniosamente, rivelando sia un ampio spettro di piante rare e specie animali, sia dinamiche tipiche del territorio alpino.
In questa regione sono presenti molte aree protette particolarmente indicate come punto di partenza per lo sviluppo di reti ecologiche finalizzate alla conservazione della biodiversità. Considerando l’enorme importanza dal punto di vista ecologico della regione e il fatto che essa sia anche parte di un’unica area bio - geografica, la cooperazione diventa fondamentale per la creazione di una rete ecologica. Un’azione più incisiva può essere favorita sviluppando progetti già esistenti, condividendo dati e collaborando nella ricerca. Lo sforzo intrapreso per l’aumento della connettività ecologica deve essere inquadrato all’interno del progetto ECONNECT ed è basato su una consolidata cooperazione tra il Parco Nazionale del Berchtesgaden, la Riserva della Biosfera del Berchtesgaden, il Parco Natura Weissbach e molte altre riserve naturali. È prevista, infine, una stretta collaborazione con la regione pilota adiacente degli “Alti Tauri”.

Il dipartimento francese dell’Isère.

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Il dipartimento dell’Isère si trova nella regione francese del Rhône-Alps ed è caratterizzata da vallate altamente popolate situate ai margini della catena alpina. Un’azione decisa per evitare la costruzione di una vasta cintura urbana tra Valence a Ginevra è necessaria soprattutto lungo le valli. Infatti, costituiscono sia un’importante rotta migratoria per l’intera regione alpina, soprattutto per gli uccelli, e per la migrazione locale di alcune particolari specie attraverso le innumerevoli montagne e le ampie aree protette (Parco Nazionale Les Ecrins, Parco Naturale Vercors, Chartreuse, Bauges).
Il dipartimento dell’Isère è attivo nella creazione di reti ecologiche dal 1996. Una mappa dei vari collegamenti è stata tracciata nel 2001; da allora, sono state promosse molte iniziative per migliorare le reti precedentemente localizzate (ponti verdi e tunnel, limiti di velocità su tratti stradali sensibili, relazioni pubbliche, attente valutazioni durante il processo di pianificazione). Il dipartimento sta ora promuovendo un progetto europeo su larga scala (70km) per la protezione della connettività tra tre massicci montuosi. La regione punta inoltre a integrare la sua azione in un contesto alpino più ampio. Le esperienze del dipartimento e i risultati ottenuti grazie ai precedenti progetti possono essere condivisi con le altre regioni pilota.

La regione delle alpi "Northern Limestone".

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La regione delle alpi Northern Limestone. La regione delle alpi Northern Limestone. La regione delle alpi Northern Limestone.
La regione considerata dal progetto è stata modellata partendo dall’affinità culturale con l’area “Eisenwurzen” e i suoi oltre 800 anni di storia. Ancora oggi la regione comprende uno spazio economico e culturale comune che coinvolge tre “Bundesländer” e più di 25 aree protette ed è popolato da più di 200.000 abitanti. Il territorio è caratterizzato da ampie zone a bassa densità di popolazione e un basso livello di frammentazione, da una larga porzione di foreste, da zone fittamente urbanizzate e altre che ospitano una ricca biodiversità. La regione è importante anche perché confinante con altre zone alpine e con la catena dei Carpazi.
Nel corso di un primo workshop nel 2006 si è deciso di sviluppare un network ecologico tra le aree protette della regione.

Il triangolo retico (Engadina - Trentino Alto Adige - Tirolo).

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Il triangolo retico (Engadina - Trentino Alto Adige - Tirolo). Il triangolo retico (Engadina - Trentino Alto Adige - Tirolo). Il triangolo retico (Engadina - Trentino Alto Adige - Tirolo).
Questa regione pilota si estende a cavallo di Austria, Italia e Svizzera. Le aree maggiormente rilevanti sono due:
La prima si estende dalla Pianura Padana e, passando lungo la valle dell’Adige sulle Alpi centrali, giunge fino alla valle dell’Inn (Engadina in Svizzera e alta valle dell’Inn in Austria). Qui sono presenti sentieri migratori provenienti da est e da sud. Le reti sono di particolare importanza nella valle dell’Adige, densamente popolata e coltivata ad alberi da frutto.
La seconda area è situata tra aree protette già esistenti: il Parco Nazionale Svizzero, il parco nazionale Stilfserjoch, la Biosfera Val Müstair, il Parco Naturale Kaunergrat, il Parco dell’Adamello e Adamello Brenta e alcune zone del Parco Naturale del Sud Tirolo. In questa regione saranno presi in considerazione aspetti prettamente amministrativi e legali finalizzati allo sviluppo di un collegamento tra le aree protette esistenti.
Il primo workshop con partecipanti provenienti da tutti i Paesi coinvolti e attivi in diversi settori economici e amministrativi (agricoltura, silvicoltura, pianificazione del territorio, conservazione del patrimonio naturale, ecc.) si è svolto nell’ottobre 2008.

La regione degli Alti Tauri.

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La regione degli Alti Tauri. La regione degli Alti Tauri. La regione degli Alti Tauri. La regione degli Alti Tauri. La regione degli Alti Tauri. La regione degli Alti Tauri. La regione degli Alti Tauri. La regione degli Alti Tauri. La regione degli Alti Tauri. La regione degli Alti Tauri. La regione degli Alti Tauri. La regione degli Alti Tauri. La regione degli Alti Tauri. La regione degli Alti Tauri.
Il parco Naturale del Sud Tirolo e il Parco Nazionale “Alti Tauri” costituiscono l’area con il più ampio e coeso network protetto del territorio alpino. Pertanto, questa zona è di straordinaria importanza: essa è una fondamentale intersezione tra le Alpi settentrionali e le Prealpi sudorientali slovene, ed è vitale per alcune specie di rapaci. Quest’area rappresenta inoltre un passaggio dalle grandi aree delle Dolomiti verso gli “Alti Tauri”.

Le Alpi sud - occidentali - Mercantour / Alpi Marittime.

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Le Alpi sud - occidentali - Mercantour / Alpi Marittime. Le Alpi sud - occidentali - Mercantour / Alpi Marittime. Le Alpi sud - occidentali - Mercantour / Alpi Marittime.
Questa regione pilota è situata nelle Alpi sudoccidentali, tra la regione francese della Provence- Alpes - Côte d‘Azur, il Piemonte e la Liguria.
Il Parco Naturale delle Alpi Marittime (sul versante italiano) e il Parco Nazionale del Mercantour (su quello francese) formano un’unica unità geografica. Entrambe le regioni sono inoltre culturalmente affini, tanto da potersi considerare come una sola unità locale caratterizzata da una lunga tradizione di cooperazione transfrontaliera. Quest’area svolge anche una rilevante funzione di connessione tra le Alpi e gli Appennini.

La regione del Monte Rosa.

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La regione del Monte Rosa.
Questa regione pilota è situata sul confine italo - svizzero, nella zona nordorientale della Valle d’Aosta.
Essa corrisponde al Sito di Interesse Comunitario, nonché Special Protection Area, “Ambienti Glaciali del Gruppo del Monte Rosa”. Quest’area racchiude l’intero lato valdostano del Monte Rosa con parti delle valli di Ayas e Grassone e l’area del crinale tra i bacini del Valtournenche, del Breuil e le Cime Bianche.
Questo sito comprende anche l’habitat dei “Campi Carreggiati”, e molti ambienti di particolare interesse.
L’area costituisce un importante sentiero migratorio per stambecchi tra Svizzera, Piemonte e Valle d’Aosta che sarà presto oggetto di studio con lo scopo di mantenere e incrementare la connettività ecologica nell’area.